La doppia aggraffatura è una tecnica di posa di coperture metalliche che richiede un altissimo grado tecnico.

L’aggraffatura è un’arte più che una tecnica. In quest’arte si configurano anche sistemi anticaduta evoluti, basta sapere quali

La mia formazione tecnico-commerciale ha visto numerosi corsi teorico-pratici con i migliori maestri lattonieri d’Italia. Tra le più importanti realtà incontrate spiccano la Scuola Lattonieri della KME (all’epoca Europa Metalli) ma soprattutto i corsi di I° e II° Livello della Rheinzink, tenuti dal mio amico e mentore, il M° Angelo Cimini.

DOPPIA AGGRAFFATURA
la doppia aggraffatura è un’arte più che una tecnica, non per tutti.

Negli anni in cui ho preso in mano “mazza e scarpa”, ancora non si parlava di linee vita però si argomentava abbondantemente di “raccordi a corpi emergenti” ovvero quelle opere di lattoneria ai fini dell’impermeabilizzazione intorno a comignoli, sfiati, pali, ecc. ecc.

E se ne parlava come:

  1. un punto debole della copertura, se fatto male
  2. un costo maggiore in termini di tempi e mano d’opera.
  3. comunque una tecnica fondamentale che distingueva il bravo lattoniere dal “siliconatore compulsivo
linee vita doppia aggraffatura - raccordo a corpo emergente
Un raccordo da professionisti della doppia aggraffatura richiede ore di lavoro e molta maestrìa: immaginate di fare un raccordo simile per ogni palo di linea Tipo C o punto Tipo A

Cosa accade con l’obbligo di linea vita, anche sulla doppia aggraffatura.

Poi sono arrivate le linee vita e con loro, nel mondo della doppia aggraffatura, i dispositivi con morsetto: fantastici!

Sembrava che risolvessero tutti i problemi legati all’impermeabilizzazione dei dispositivi anticaduta perché, di fatto, questi venivano “agganciati” alla costola dell’aggraffatura senza perforazioni del manto.

Approdato direttamente nel mondo dei produttori di linee vita, tra i primi passi, vi è stato quello di ricontattare i miei clienti “aggraffatori”.

Questi erano tutti concordi nell’impiegare i dispositivi linea vita specifici per doppia aggraffatura, cioè agganciati con i morsetti!

Ecco che affrontando il problema dal punto di vista dei prosduttori, in Toscana si sarebbe presentato un altro problema: la verifica strutturale del supporto.

Sicuri che anche il miglio morsetto per doppia aggraffatura avrebbe sopportato centinaia (migliaia) di kg di carico e in tutte le direzioni?.

Il problema è l’aggraffatura stessa.

Non posso stare qui a spiegare tutta la tecnica ma vi basta sapere che le lastre piane della copertura appoggiano su una superficie continua (tavolato di abete, in genere) e sono cucite le une alle altre mediante una cucitura “doppia”.

Da qui il termine “doppia aggraffatura”, “alla tedesca” perché tecnica importata da lassù, “doppia” per distinguersi da quella semplice (un risvolto solo) e da quella angolare (il secondo giro rimane aperto a 90°).

Nell’appennino Tosco Emiliano la chiamano “maronella” ma non chiedetemi il perché.

Cenni sulla Tecnica della Doppia Aggraffatura

La tecnica prevede che lastre piane di metallo duttile e durevole (in origine zinco e rame) vengano fissate al tavolato sottostante mediante linguette sottili poste tra una lastra e l’altra e piegate insieme ad esse, avvitate sul tavolato.

Queste, generalmente in acciaio inox, sono di due tipi: fisse, da utilizzare dove ho poche dilatazioni dei materiali, e scorrevoli per lastre lunghe che subiscono molti cm di dilatazione.

Di norma, queste linguette si usano in combinazioni miste (fisse vicino al colmo), scorrevoli dal centro alla gronda (salvo alcune eccezioni) a un interasse di circa 30/35 cm.

linee vita doppia aggraffatura - linguette
Le due tipologie di linguette più comunemente usate nella tecnica della doppia aggraffatura e sulle quali reggono i dispositivi anticaduta a morsetti

Esiti di prove effettuate sulle linee vita in doppia aggraffatura

I risultati di alcune prove di dispositivi effettuate su una simulazione di manto posato a norma , prove a cui ho assistito, hanno dato risultati deludenti.

I morsetti non si sono mossi di un millimetro ma il manto di copertura si è aperto come uno strudel di mele caldo (per chi ci legge dal nord Italia) o come una sfoglia riccia piena di ricotta (per i ragazzi del sud).

Alla fine il problema è la quantità e la distribuzione delle linguette fisse e scorrevoli in grado di mantenere TUTTO IL SISTEMA (tetto + dispositivo anticaduta) attaccato al tavolato.

Quindi sappiate che, per la maggior parte dei prodotti a morsetto in commercio, non basta la posa standard delle linguette.

In un sistema verificato strutturalmente, è fondamentale intervenire prima della posa delle lastre di copertura, già dal tavolato, individuando i punti in cui andranno installati i dispositivi per utilizzare la giusta combinazione di linguette come prescritto dal produttore.

Ci sono tante buone aziende che producono sistemi anticaduta per doppia aggraffatura e non avrete difficoltà a trovarne anche altre.

Consiglio: qualunque sia la marca che utilizzate, FATEVI DIRE (fatevelo scrivere), come sono state ancorate le lastre di copertura durante le prove e, quantomeno, replicatelo in cantiere.

Già ve l’ho spiegato in un mio precedente articolo dal titolo Storia breve di una certificazione.

Lo so, DOVREBBE ESSERE IL TECNICO INCARICATO a prescriverlo ma spesso, se non gli viene fatto notare, un modo di scaricare la responsabilità sul posatore lo trova sempre… è la dura legge del cantiere.

“Ok Emanuele, e se la copertura è già stata posata e viene richiesta la posa di una linea vita?”

In questo caso, assicuratevi che il lattoniere (se non siete voi) sia disposto a certificare, per scritto, che le lastre che ha posato, con il numero e la distribuzione dellle linguette che ha utilizzato, siano in grado di sostenere i carichi indicati dal produttore che, per i punti Tipo A, ricordiamo, sono minimo 12 kN in tutte le direzioni.

Qui trovi l’elenco completo e aggiornato di tutti i produttori di Linee Vita e Sistemi Anticaduta d’Italia, trova quello che fa al caso tuo.

SCARICA ELENCO COMPLETO PRODUTTORI

Se ti è piaciuto questo articolo o vuoi aggiungere qualcosa ( o anche criticare) lascia un commento o scrivimi a securology.blog@gmail.com