DALL’INTRODUZIONE ALL’ART. 3.9:
Di cosa parla la Norma UNI 11560:2014? Vediamolo insieme con una serie di estratti dalla norma, commentati da me
- Scopo e campo di applicazione
“La presente norma fornisce i criteri per l’individuazione, la configurazione, l’installazione, l’uso, le ispezioni e la manutenzione dei sistemi di ancoraggio in copertura (di seguito indicati “sistemi di ancoraggio”). […]
Nota: Anche per i dispositivi progettati per essere rimossi, previsti dalla UNI EN795:2012 e dalla UNI CEN/TS 16415:2013, i contenuti restano validi, facendo parte di una valutazione più ampia.”
La presente norma è quindi diretta non tanto ai produttori quanto ai progettisti, agli installatori e agli ispettori. Lo scopo è anche, e soprattutto, quello di definire un “linguaggio comune” tra produttori, le altre figure tecniche coinvolte in un cantiere in cui attuare le misure contro le cadute dall’alto (permanenti e/o temporanee) e gli enti preposti al controllo…
- Riferimenti normativi
I riferimenti normativi sono quelli relativi ai dispositivi anticaduta di protezione individuale e collettiva: n.b. si cita solo la UNI 795:2012 in quanto la 11578:2015 è successiva.
- Definizioni
3.1 ancoraggio:
Insieme comprendente la struttura di supporto (materiale base), l’ancorante e l’elemento da fissare cui può essere collegato il sistema di protezione individuale dalle cadute.
Quindi è tutto ciò che si pone tra la struttura base e il moschettone del DPI dell’operatore: nei sistemi su lamiera, il materiale base è la lamiera, indipendentemente dal fatto se questa sia fissata con bulloni o con il chewingum; l’ancoraggio è l’insieme comprensivo di piastra, palo, rivetti, anello di ancoraggio e/o kit cavo/tenditore/assorbitore
3.2 ancoraggio lineare:
Ancoraggio in cui il collegamento con il sistema di protezione individuale dalle cadute è realizzato su una linea flessibile o rigida ed è scorrevole sulla stessa.
(Vedere figura 1)
Ancoraggio (come sopra) sul quale il moschettone del DPI può scorrere…

3.3 ancoraggio puntuale:
Ancoraggio in cui il collegamento con il sistema di protezione individuale dalle cadute è realizzato su un punto non scorrevole. (Vedere figura 2)
Ancoraggio (come sopra) sul quale il moschettone del DPI non può scorrere…

1. ancoraggio puntuale – 2. piano di lavoro
3.4 ancorante:
Elemento che consente la connessione tra l’elemento da fissare e la struttura di supporto (materiale base).
Viti, bulloni, barre filettate, piastre, contropiastre e tutto ciò che serve ad ancorarci alla trave o al solaio. Nel caso di sistemi da lamiere, sono i rivetti o gli innesti filettati che fermano il dispositivo alla copertura;
3.5 arresto della caduta:
Impedire l’impatto a terra, con una struttura o qualsiasi altro ostacolo, del lavoratore durante la caduta dall’alto mediante un sistema di protezione individuale dalle cadute.
Si parla dell’azione che deve compire l’ancoraggio, insieme al DPI, nel momento in cui vi è una caduta.. se progettato bene. Altrimenti l’arresto della caduta è affidato al terreno…
3.6 assorbitore di energia:
Elemento o componente di un sistema di arresto della caduta progettato per dissipare l’energia cinetica sviluppatasi nel corso di una caduta dall’alto.
In genere s’intende il dissipatore di energia collegato al DPI a Norma EN 355 ma contribuiscono come assorbitori anche i sistemi di dissipazione delle linee con cavo, l’elasticità di questo e le deformazioni degli ancoraggi.
3.7 caduta frenata (CF):
Spazio percorso dal lavoratore, a partire dal punto in cui il sistema di arresto caduta prende il carico, fino al punto dell’arresto verticale completo, con esclusione delle oscillazioni. (Vedere figura 6)
In parole povere è l’allungamento dell’assorbitore collegato al DPI

Dimensioni in metri
Legenda alla Fig. 6:
a) ancoraggio puntuale: TA = DA + R = CL + CF + R = LC – DR + CF + IP + R
b) ancoraggio lineare, cordino e assorbitore di energia: TA = DA + R = CL + CF + R = LC + FC – DR + CF + IP + R CF – caduta frenata
CL – caduta libera
DA – distanza di arresto
DR – distanza tra l’ancoraggio e il punto di caduta
FC – freccia della linea di ancoraggio
IP – distanza tra l’attacco dell’imbracatura e i piedi del lavoratore
LC – lunghezza del cordino
R – margine di sicurezza
3.8 caduta libera (CL):
Spazio percorso dal lavoratore sotto l’azione della sola gravità, a partire dal punto di inizio caduta, fino al punto in cui il sistema di arresto caduta prende il carico. (Vedere figura 6)
in parole povere è la distanza per cui cade un operatore prima che vada in tensione il cordino e inizi ad allungarsi il dissipatore: è l’azione subito precedente la caduta frenata (vedi 3.7)
3.9 committente:
Proprietario del sistema, responsabile della gestione della corretta installazione e manutenzione.
Parliamo del proprietario della copertura o dell’amministratore della stessa (amministratore condominiale, per esempio)
Visita anche il sito di SecurLine alla pagina “Normative”:
http://www.secur-line.com/Normativa