Premessa: INAIL aggiorna mensilmente l’elenco degli infortuni denunciati nella sezione Open Data del proprio sito ed è così in grado di monitorare l’andamento degli infortuni quasi in tempo reale. Quello che ne viene fuori dai primi 7 mesi del 2017 è preoccupante…
Per assicurare una corretta interpretazione del fenomeno infortunistico, Inail ha introdotto di recente due strumenti con finalità divulgativa:
- un comunicato stampa, già dal mese di marzo di quest’anno, con cadenza mensile contenente un’analisi sintetica del numero di denunce rilevate alla fine di ciascun mese;
- un bollettino con cadenza trimestrale, da questo mese di luglio, contenente viste significative sugli eventi infortunistici, corredato anche da un glossario e nota metodologica.
Ma gli infortuni stanno aumentando
Quello che salta agli occhi, anche di molte delle maggiori agenzie giornalistiche che in questi giorni riportano tali dati, è il preoccupante aumento degli infortuni, soprattutto quelli mortali, avvenuti nei primi 7 mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo del 2016.
Per citarvi alcuni numeri, le denunce d’infortunio mortale presentate all’Inail nei primi sette mesi di quest’anno sono state 591, 29 in più rispetto ai 562 decessi dell’analogo periodo del 2016 (+5,2%).
L’incremento è legato principalmente alla componente maschile nel settore Industria e Servizi
Quella dell’Industria e servizi, infatti, è la sola che ha avuto un incremento, decisivo nel saldo negativo finale, da 450 a 497 casi (+10,4%), mentre Agricoltura e Conto Stato presentano entrambe una diminuzione rispettivamente da 80 a 76 casi (-5%) e da 32 a 18 (-43,8%) – (fonte INAIL e ADN KRONOS – qui tutto l’articolo per intero)
Facciamo un piccolo passo indietro e andiamo a vedere cosa è successo nel 2016 e confrontiamolo con il 2015 (INAIL giugno 2017)
Si conferma che già c’era stato un aumento degli infortuni denunciati (+ 0,7%) ma che quelli con esito mortale, nel 2016, sono stati quasi il 15 % in meno rispetto al 2015.
E se andiamo ancora indietro, in una retrospettiva più ampia, nell’andamento dal 2012 al 2016 si vede che la diminuzione delle denunce di incidenti mortali è scesa, infine, di quasi il 20% (Vedi rapporto completo INAIL giugno 2017)
Allora cosa è successo nei primi 7 mesi del 2017?
Un dato rilevante è l’impennata avvenuta in gennaio (95 casi del 2017 rispetto ai 65 del 2016) ; 30 morti in più di cui solo 15 sono registrati in seguito alle tragedie di Campofelice e Rigopiano (la valanga).
Quindi, la sicurezza sui posti di lavoro e la sicurezza industriale, sono argomenti più che mai attuali, niente affatto marginali perché, come abbiamo visto, bastano poche piccole distrazioni per chiudere molte bare in più.
Voi cosa ne pensate dei dati INAIL? Lasciate un vostro commento.