Su BRESCIA TODAY, quotidiano on line di Brescia, del 4 gennaio 2018 è comparso questo articolo.
Ponte di Legno: cerca di spegnere un incendio, cade dal tetto
Il tetto va a fuoco [a causa dell’incendio della fuliggine del comignolo – N.d.a.], sale per spegnere le fiamme: 55enne precipita per oltre 3 metri.
L’uomo avrebbe riportato traumi alla schiena, ma non sarebbe in pericolo di vita: è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso.
Non si tratta di un incidente sul lavoro in quanto la vittima è lo stesso proprietario del tetto da cui è caduto.
Ma la notizia fornisce lo spunto per parlare di un aspetto in particolare che riguarda la convenienza di avere sul proprio tetto una linea vita o un sistema anticaduta permanente.
Sto parlando della rapidità di intervento in sicurezza sulla copertura.
Senza parlare del caso estremo di un incendio improvviso, per il quale è bene chiamare i vigili del Fuoco, immaginiamoci di essere svegliati dal gocciolio di una perdita dalla conversa di un comignolo o dalla grondaia a incasso di casa nostra.
Aumentiamo il fastidio: immaginiamoci di essere un amministratore condominiale e di ricevere la chiamata dell’inquilino dell’ultimo piano a cui piove in casa… e siamo in autunno.
Ancora di più: e se invece di una casa, fosse un’azienda con all’interno costosi macchinari o preziosi materiali? Tessuti, carta, pellame…
Un sistema anticaduta permanente, una linea vita, permette di salire in sicurezza e nel tempo fisico di infilarsi l’imbracatura… al costo del tempo di infilarsi l’imbracatura.
Diversamente avreste dovuto:
- noleggiare una piattaforma (150 € al giorno?)
- richiedere l’occupazione di suolo pubblico e aspettare qualche giorno (300 € per 5 gg?)
- installare un parapetto temporaneo (10 € al m?)
- dopo l’intervento, disintallare il parapetto temporaneo (altri 10 € al m?)
Sono cifre indicative ma anche senza occupazione suolo pubblico o parapetto (ma solo cestello), si spenderebbe di più e ci si metterebbe più tempo.
PS: in caso di incendio del tetto, non salite con la canna dell’acqua ma chiamate i Vigili del Fuoco, faranno prima e meglio di voi… in ogni caso.