Cari giornalisti e reporter,
dopo l’ennesimo titolo “cade dal tetto, grave operaio, cause della caduta da accertare”, vorrei dedicarvi queste poche righe e darvi qualche suggerimento su come, con il vostro lavoro, possiate aiutare a diffondere la vera cultura della sicurezza.
Spero possiate perdonarmi il mio non perfetto lessico, non sono un professionista della parola scritta, ma un paio di suggerimenti li avrei lo stesso…

La sicurezza sul lavoro e le buone abitudini, si sa, di per sé non fanno notizia.
Gli incidenti e le morti bianche, causate dalla mancanza di sicurezza, fanno invece audience e click.
Si tratta di sfruttamento  della naturale attrazione che le persone hanno per il macabro e la morte…
…voi giornalisti lo sapete bene.
Quest’anno poi, gli incidenti sul lavoro hanno superato i numeri dello scorso anno e anche questa è una notizia.

Ma non voglio fare un processo su questo argomento, non ne ho ne l’autorità ne il diritto.
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In fondo anche io sfrutto la paura altrui (che sia quella di cadere o quella di essere multati per mancanze sulla sicurezza) per il mio business.
Io sono un tecnico di sicurezza anticaduta, progetto e installo linee vita e altri sistemi di protezione contro le cadute dall’alto.
Quindi conosco discretamente  l’argomento.
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Ecco perché mi fate arrabbiare quando, se un operaio cade da un tetto, vi limitate a pubblicare una foto di repertorio di ambulanze o elicotteri e poi scrivete “da accertare ancora le cause”.
“cause ancora da accertare”, “al vaglio degli investigatori le cause dell’accaduto”, ecc ecc.
Lo so che le cause per cui si può cadere (iniziare la caduta) sono molteplici:
Si può cadere per una fatalità,
per perdita di equilibrio,
per un malore,
per un cedimento di una struttura troppo vecchia,
per un capogiro, una ventata improvvisa,
per la spinta involontaria di altri operai…
… fosse anche a causa di una distrazione dovuta ad un asino che volava proprio da  quelle parti.
E’ giusto che queste cause vengano accertate  prima di dare la la colpa a qualcuno.
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Se parliamo però, delle cause per cui un operaio “muore” o rimane “gravemente ferito”, non ci sono tante indagini da fare.

Le cause sono principalmente due:

  1. la forza di gravità che provoca l’impatto al suolo;
  2. la mancanza di protezioni contro le cadute  o del loro impiego;
La prima non si può eliminare, siamo sul pianeta Terra.

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La seconda è quella su cui voi giornalisti dovreste cominciare a scrivere.

Se continuare a scrivere solo sulle probabili cause come malori, perdite di equilibrio ecc, sapete come reagisce l’operaio medio?
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Penserà che è un pericolo che non riguarda lui, tanto lui
  • non ha malori (sta benissimo, glielo ha detto la mamma), 
  • non perde mai l’equilibrio (son trent’anni che cammina sui tetti), 
  • ha esperienza per vedere a occhio se il tetto lo regge (lui sa come sono fatti i tetti), 
  • lui non si distrae mai, 
il problema pericolo cadute non lo riguarda… è una cosa che succede agli altri.
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Ecco il mio appello.

Cominciate anche voi giornalisti ad aiutare chi da anni lavora per promuovere la sicurezza.
Aiutateci a sensibilizzare i lettori sul vero motivo per cui si cade e si muore durante il lavoro.
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Qui di seguito alcuni suggerimenti: questi potrebbero essere dei titoli più utili alla promozione della sicurezza, anche se spero sempre in cuor mio che non ce ne sia bisogno.
“Operaio cade perché il tetto era sprovvisto di parapetti: causa malore ha perso l’equilibrio e non ha trovato nessuna barriera a cui appoggiarsi “
“Operaio lascia imbracatura sul furgone, perde l’equilibrio mentre pulisce una grondaia e niente é stato in grado di trattenerlo sul tetto”.
“Operaio precipita a seguito di un cedimento strutturale, gravemente ferito causa impatto al suolo inevitabile visto che non erano state approntate le reti anticaduta”…
Potrei andare avanti per decine di pagine.
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Non sono un titolista e nemmeno un professionista della comunicazione ma voi che lo siete, potreste fare la differenza.
Grazie per aver ascoltato questo mio sfogo e spero vivamente (sono un ottimista) di non dover mai più leggere titoli di morti sul lavoro.
Ma se dovessero capitare, 3 righe su come si poteva evitare, scrivetele.
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